Quante volte camminando abbiamo distrattamente guardato il Monumento ai Caduti che da 85 anni domina col suo bianco marmo e il bronzo ossidato piazza Doria?
E quante volte abbiamo pensato alle giovani vite spezzate dal furore delle guerre, male assoluto e ingiustificato della sete di potere dei governanti?
Vedere quella sequela di cognomi e nomi, un freddo elenco di morti, fa rabbrividire. Soprattutto se pensiamo che quelle lettere nascondono figli, mariti, padri, fratelli, molto spesso giovanissimi, di cui gli stessi discendenti conoscono poco o nulla delle loro sorti. Il lungo elenco però non tiene conto di altri giovani angresi di nascita altrettanto deceduti in guerra.
A questo grave vulnus ha posto rimedio Giuseppe Barbella, ingegnere informatico di professione nonché figlio di un Primo Maresciallo della Marina Militare.
Al suo esordio letterario col libro “Uomini, soldati, eroi, vittime: angresi – racconti di un passato che non dobbiamo dimenticare”, Barbella, peraltro ideatore e gestore di un blog sulle curiosità storiche di Angri, ha condotto un’approfondita ricerca storica attraverso i ruoli matricolari e carte d’archivio – soprattutto della marina – che meritavano il giusto approfondimento.
Sono nate così le 36 storie relative ad alcuni soldati morti nelle due guerre (21 per la Prima e 15 per la Seconda), collegati ad approfondimenti storici sulle battaglie che li videro protagonisti e nelle quali perirono. Scopriamo che molti di essi, soprattutto della Seconda guerra, non sono stati segnati sul Monumento, per i quali, anche grazie a questo lavoro, si dovrebbe procedere ad un aggiornamento.
Il libro è disponibile presso le edicole cittadine e online e la sua presentazione alla cittadinanza verrà fatta all’interno del Maggio dei Monumenti, con l’autore e altri interventi.
Giuseppe Pio Troisi