La società del benessere, quella del consumismo sfrenato, delle connessioni veloci, dei viaggi last-minute, delle auto elettriche e dei fast food, nasconde un lato oscuro di cui ormai siamo tutti consapevoli: sfruttamento intensivo delle risorse del pianeta e inquinamento ambientale.
“Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico con il piede ancora sull’acceleratore”, ha dichiarato il segretario delle Nazioni Unite.
Bisogna agire cercando di attuare comportamenti corretti con l’attenzione per il riciclo.
Riciclare è un obbligo etico e morale. Un processo che può essere attivato in diversi modi e che può diventare anche divertente e motivante.
Riutilizzare i materiali di scarto delle nostre cucine ed evitare di sprecare il cibo; quello che avanza dai nostri pranzi e cene può dar vita a nuove ricette.
Vestiti e oggetti che non usiamo più e che ingombrano i nostri armadi, doniamoli a chi ne ha più bisogno.
Riciclare non vuol dire solo riutilizzare, ma soprattutto saper differenziare correttamente i rifiuti. Ricordiamoci che tutti gli imballaggi in bioplastica compostabile, come i sacchetti della spesa, quelli per la frutta e la verdura o i contenitori alimentari, se gettati nell’organico e poi trattati possono trasformarsi in compost, diventando così energia e nutrimento per il suolo.
Riutilizzando i materiali, facendo una corretta raccolta differenziata e contenendo gli sprechi possiamo fare la differenza e aiutare il pianeta Terra a restare ecosostenibile.