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    DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO. La maggioranza Ferraioli respinge la richiesta del gruppo “Progettiamo Angri” di annullare la propria delibera approvata in Giunta.

    Sindaco: “non ce n’è bisogno, visto quanto comunicato dalla Provincia e la bocciatura della Regione Campania”.

    Caterina Barba di “Progettiamo Angri” ha invece, per tutta risposta, chiesto le dimissioni dell’assessore Giuseppina D’Antuono: “per una questione di dignità, essendo stato il suo piano bocciato dalla Regione”, in quanto non necessario e non rispondente alle linee guida del decreto ministeriale.

    Il consigliere D’Auria ha sostanzialmente sostenuto che il nuovo dimensionamento è stato predisposto per favorire il I Circolo Didattico accorpando ad esso, come Istituto comprensivo, la media “Opromolla” e dividendola dalla “Galvani”, cosa assurda e di fatto “fuori legge” in quanto il I Circolo ha da solo più di ottocento alunni i quali, una volta accorpata la media “Opromolla” (che non ha più di 200 alunni), non troverebbero tutti il posto nella stessa media “Opromolla”  e saranno costretti a proseguire gli studi in un istituto diverso. “Con quali criteri, se non discriminatori, si sceglieranno quelli che resteranno rispetto a quelli che dovranno andare via?, ha chiesto, senza avere risposta alcuna.

     

    La Regione Campania l’ha cestinata, ma, nel Consiglio comunale di ieri, la maggioranza consiliare guidata dal Sindaco Ferraioli ha votato no al ritiro della delibera sul dimensionamento scolastico per una nuova rete scolastica, con la motivazione che non c’è ragione di farlo visto che la Regione l’ha resa nulla. Ma, per i rappresentanti della “Galvani-Opromolla”, presenti all’assemblea cittadina, tale decisione mette lo stesso in forte rischio, per gli anni scolastici futuri, l’integrità della Media “Galvani-Opromolla”. E, con una sonora protesta, hanno abbandonato la Casa del cittadino allorché la maggioranza Ferraioli ha negato loro la possibilità di intervenire in Consiglio.

    Il Consiglio comunale di ieri sera ha registrato innanzitutto il ritorno in Giunta del Vicesindaco Antonio Mainardi, poi c’è stata la conferma della delibera sul dimensionamento scolastico e, a seguire, l’approvazione del piano regolatore cimiteriale.

    Il Sindaco Cosimo Ferraioli in apertura ha informato il Consiglio che in giornata, dopo le dimissioni del 7 dicembre scorso, è tornato Antonio Mainardi in qualità di Vicesindaco e con le stesse deleghe (dalla Viabilità, Cultura, allo Sport) assunte in precedenza.

    Una notizia che ha scatenato le reazioni dai banchi della minoranza di Pasquale Mauri: “Non potete prenderci in giro! I problemi sollevati da Mainardi sono gravi e intollerabili, si è parlato di odio all’interno della maggioranza. Odio superato?  Ditecelo… Così come le accuse rivolte a qualche caposettore: è stato perdonato?  Chi è che ha intralciato il lavoro del Vicesindaco? È stato destituito? Mi sembra che il Vicesindaco in tema di viabilità o della riqualificazione al prolungamento di Corso Italia, che rientrano tra le sue deleghe, abbia riportato risultati non lusinghieri. Non è che abbia voluto che le sue colpe fossero addebitate ai capisettori senza fare nomi, gettando ombre e fango su tutti?”

    Il Sindaco ha sottolineato l’assenza di Mainardi in Consiglio per impegni assunti in precedenza (“È giusto che risponda lui in aula alle accuse”) e puntualizzato: “Qui non si odia”.

    Il discorso si è poi spostato sulla compattezza o meno della maggioranza Ferraioli e la consigliera Anna Parlato (FdI) ha dichiarato, respingendo le ipotesi di forti rotture esistenti, “la nostra compattezza si è confermata anche a livello provinciale con la rielezione del consigliere Giuseppe Del Sorbo”.

    Sul discusso nuovo dimensionamento della rete scolastica cittadina, il dibattito consiliare, avvenuto in assenza dell’assessore al ramo Giusy D’Antuono (per problemi personali, così l’ha giustificata Massimo Sorrentino, Presidente del Consiglio comunale), la maggioranza ha parato come un muro di gomma le pesanti critiche dei consiglieri Mimmo D’Auria, Caterina Barba e Roberta D’Antonio (gruppo di minoranza Progettiamo Angri), che hanno ribadito le ragioni della loro mozione volta a far votare la revoca della delibera di Giunta (n.156 del 26 settembre scorso) relativa ad un nuovo dimensionamento della rete scolastica cittadina per l’anno 2024/2025 con la creazione di tre Istituti comprensivi e lo smembramento di fatto delle due  Medie “Galvani” e “Opromolla” che, dopo oltre dieci anni di proficua simbiosi operativa, verrebbero nuovamente separate per essere accorpate la prima al Terzo Circolo didattico (via Dante Alighieri), la seconda al I Circolo didattico di via Adriana.

    La maggioranza che sostiene la Giunta Ferraioli, trincerandosi in un compatto silenzio, non ha accolto le ragioni argomentate dal gruppo di “Progettiamo Angri” volte ad annullare una delibera considerata sbagliata e nemmeno “rispondente al Decreto ministeriale”, ha votato contro anche la sospensione del Consiglio per dar la parola a un rappresentante della “Galvani-Opromolla” (com’è avvenuto in una recente scorsa seduta del Consiglio).

    Le ragioni del ritiro della discussa delibera, per il gruppo “Progettiamo Angri”, dal 7 dicembre scorso (dopo i chiarimenti tra Regioni e Ministero), stanno invece nel fatto che non sono più necessarie modifiche alla rete scolastica cittadina (visto che le scuole attuali hanno tutte una popolazione superiore alle 600 unità) e la situazione non subirà modifiche nel 2024-25, ma eventualmente, però non è detto, solo a partire dal 2025-26.

    Al Sindaco Ferraioli, che ha giustificato così il diniego a ritirare la delibera: “Viene meno la richiesta della revoca della delibera, perché non vi sarà alcuna modifica”, è stata fatta l’accusa dai banchi dell’opposizione di non voler annullar la delibera solo per presa di posizione politica, per non ammettere di fatto l’errore compiuto dall’assessore alla Pubblica Istruzione, essendo stato, infatti, il piano proposto dall’assessore D’Antuono bocciato di fatto dalla Regione. Il consigliere D’Auria ha sostanzialmente sostenuto che il nuovo dimensionamento è stato predisposto per favorire il I Circolo Didattico accorpando ad esso, come Istituto comprensivo, la media “Opromolla” e dividendola dalla “Galvani”, cosa assurda e di fatto “fuori legge” in quanto il I Circolo ha da solo più di ottocento alunni i quali, una volta accorpata la media “Opromolla” (che non ha più di 200 alunni), non troverebbero tutti il posto nella stessa media “Opromolla”  e saranno costretti a proseguire gli studi in un istituto diverso. “Con quali criteri, se non discriminatori, si sceglieranno quelli che resteranno rrispetto a quelli che dovranno andre via?, ha chiesto senza vere risposta alcuna il consigliere D’Auria.

    Il consigliere di maggioranza Catello Palumbo,cercando di ribattere alle critiche dell’opposizione, ha sostenuto che “la delibera è il risultato degli incontri nelle sedi opportune con le dirigenze scolastiche, e non è stata revocata perché a nostro avviso è doveroso rispettare l’esito dell’assemblea indetta lo scorso 26 settembre”.

    Caterina Barba di “Progettiamo Angri” ha invece, per tutta risposta, chiesto le dimissioni dell’assessore Giuseppina D’Antuono: “per una questione di dignità, essendo stato il suo piano bocciato dalla Regione”, in quanto non necessario e non rispondente alle linee guida del decreto ministeriale.  

    Sul punto all’o.d.g. inerente l’interrogazione avanzata nel precedente Consiglio comunale dai consiglieri Pasquale Mauri e Mariella Russo circa i problemi di sicurezza per i cittadini relativi al cantiere nell’ex area scolastica sita al prolungamento di corso Italia nonché circa l’effettivo inizio e termine delle opere da eseguirsi, il Sindaco ha risposto che “è stata attivata la sicurezza dei percorsi pedonali”, “è stata predisposta una mappatura con il prospetto degli edifici viciniori per rappresentare lo stato dei luoghi e monitorare l’andamento dei lavori”, e ha informato l’assemblea cittadina che “il cantiere è stato consegnato il 18 settembre 2023 e i lavori saranno ultimati il 10 dicembre 2024”. In merito, poi, al prelievo del lapillo dai margini del cantiere, anche dopo la sua riduzione – aspetto sollevato sempre in Consiglio dal consigliere Mauri – il Sindaco Ferraioli ha argomentato che tale prelievo è sempre funzionale all’agibilità operativa nel cantiere stesso.

    Approvato a maggioranza anche il bilancio dell’azienda speciale consortile “Comunità sensibile” (presente in aula con la dottoressa Aversana e il dottor Annarumma), partita di fatto a ottobre 2022 con il mantenimento dei servizi sociali essenziali (dalle case famiglia a minori e anziani nelle comunità) trasferiti dall’ex Piano di zona, ma sempre il consigliere Mauri ha evidenziato, al fine di poter esprimere un voto di approvazione, la grave mancanza, tra i documenti agli atti del punto all’ordine del giorno, della relazione sulla gestione di quanto attuato nei mesi interessati. A tale fondato rilievo, si è assicurato che la relazione mancante sarà fatta pervenire ai consiglieri comunali in tempi brevi.

    Il consigliere di minoranza D’Auria (“Progettiamo per Angri”) ha invitato, a sua volta, i vertici dell’azienda a prestare maggior attenzione nell’affidamento degli incarichi diretti, in riferimento a quelli dello scorso luglio per la formazione sul nuovo codice appalti.

    Approvato anche il Piano cimiteriale per la costruzione di nuove opere di edilizia cimiteriale (cappelle gentilizie), che segue di alcuni mesi l’approvazione del regolamento di polizia mortuaria, su cui l’opposizione con Mauri ha chiesto di vigilare con maggiore attenzione sull’iter di quest’opera promossa sostanzialmente da un privato e con D’Auria di evidenziare la necessità di “non mettere toppe, ma interventi strutturali”.

    E dopo l’approvazione di una serie di debiti fuori bilancio, è calato il sipario sul parlamentino cittadino nel 2023.

    Francesco Rossi

    Nota a latere sugli umori manifestatisi in Consiglio comunale

    Docenti silenziati: Il Consiglio Comunale e la censura dell’Amministrazione Ferraioli

    Nel recente consiglio comunale, una solida rappresentanza di docenti e genitori della Galvani Opromolla ha cercato di far sentire la propria voce contro la delibera di smembramento emanata dalla Giunta Ferraioli. Nonostante le richieste ripetute della minoranza per la revoca della decisione, l’Amministrazione comunale, senza alcun ripensamento, ha espresso la sua ferma intenzione di non annullare la delibera.

    La situazione ha toccato il culmine quando la minoranza ha chiesto di dare voce a un rappresentante della “Galvani Opromolla”, ma l’intera maggioranza, compreso il sindaco, ha votato contro, negando così ai docenti il diritto di esprimere le proprie opinioni e preoccupazioni.

    Anche se la Regione Campania ha respinto la delibera della Giunta Ferraioli, fatto evidenziato dalla assenza delle scuole angresi nella lista di quelle che devono essere dimensionate per il prossimo anno scolastico 2024/2025. Per scelta dell’attuale maggioranza amministrativa, invece, la delibera in questione non è stata ritirata, il che lascia, per i prossimi anni scolastici, un’ombra circa il futuro della “Galvani-Opromolla”.

    Questo atteggiamento dell’Amministrazione comunale non solo solleva interrogativi sulla democrazia partecipativa, ma anche sulla volontà di ascoltare le voci fondamentali della comunità educativa. La negazione del diritto di parola ai docenti rappresenta un grave ostacolo al dialogo e alla comprensione reciproca, elementi cruciali per una gestione equa e trasparente delle questioni educative locali.

    L’atteggiamento del Sindaco e della sua amministrazione nel negare il diritto di parola ai docenti della “Galvani-Opromolla” ha sollevato dubbi sull’aderenza al ruolo di “Primo tra i cittadini” come richiesto dalla legge. La sua mancanza di apertura al dialogo e di ascolto delle preoccupazioni della comunità educativa solleva interrogativi sulla rappresentanza e sulla partecipazione democratica nella gestione delle decisioni locali.

    La situazione ha raggiunto un punto critico quando la maggioranza guidata dal sindaco Ferraioli ha rifiutato il diritto di parola ai docenti. In risposta, docenti, genitori, alunni e cittadini hanno manifestato la loro frustrazione abbandonando l’assemblea e esprimendo il loro dissenso attraverso una protesta collettiva. Tale reazione ha evidenziato la profonda insoddisfazione e il disagio nella comunità di fronte alla mancanza di ascolto e partecipazione da parte dell’amministrazione comunale.

    La maggioranza guidata da Ferraioli ha confermato la sua posizione votando contro il ritiro della delibera, nonostante le crescenti preoccupazioni espresse dalla minoranza, dai docenti e dalla comunità. Questa decisione ha ulteriormente alimentato le tensioni e ha evidenziato la mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale di riconsiderare la questione, generando un impatto significativo sulla “Galvani-Opromolla” e sulla sua comunità educativa.

    Nonostante la volontà politica dell’amministrazione Ferraioli di non ritirare l’errato piano di dimensionamento scolastico e di separare la Galvani dall’Opromolla, la permanenza della Media “Galvani-Opromolla”, come scuola unitaria ed autonoma, per il prossimo anno scolastico è garantita dalla decisione della Regione Campania di bocciare il piano approvato ad Angri. La mancanza di adeguamento ai parametri legali evidenzia che la scelta di smembrare la scuola è basata su considerazioni politiche piuttosto che su valutazioni oggettive e normative. Ciò solleva dubbi sulla coerenza delle decisioni prese dall’amministrazione in relazione agli standard educativi e alla tutela degli interessi della comunità scolastica.

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