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    Campionati Italiani Gold 2023 della Federazione Ginnastica d’Italia. Quarto titolo italiano per il giovanissimo Gabriel Russo

    Ha appena superato il decimo anno d’età, ma l’avventura sportiva di Gabriel Russo, atleta angrese classe 2012, è tutt’altro che agli albori.

    Ai Campionati Italiani Gold 2023 della Federazione Ginnastica d’Italia, Gabriel ha conquistato il suo quarto titolo italiano, classificandosi al primo posto dopo una striscia positiva cominciata nel 2020.
    A Civitavecchia infatti, l’ennesimo exploit di Russo, guidato da coach Angelo Radmilovic della C.G.A. Stabia Castellammare, è stato anche anche l’occasione per poter osservare la grandezza, non solo atletica ma anche mentale, del giovanissimo campione angrese.

    Di Russo ha impressionato soprattutto la tenacia mentale e la sportività verso gli altri concorrenti in gara, forgiata attraverso la maturità delle esperienze acquisite negli anni di competizione. Come ha sottolineato anche il padre dell’atleta, Giuseppe, le sfide difficili affrontate da Gabriel, insieme agli altri atleti, gli hanno permesso di acquisire una mentalità volta all’attenzione anche dei minimi particolari, al fine di esaltare la prestazione individuale.
    Una strada, quella di Gabriel, cominciata nel 2020 quando al Palapanini di Modena ha conquistato il suo primo titolo nazionale insieme a Murilo Coppola.
    I due atleti si sono aggiudicati il tricolore allievi categoria Gold 3 della Federazione Ginnastica d’Italia, mettendosi alle spalle le storiche società Corpo Libero Gymnastics Team Padova e La Marmora Biella.
    Discorso analogo nel 2021, quando presso l’Accademia Appoggetti di Fermo, Russo è salito sul gradino più alto del podio nella categoria superiore A2, confermandosi campione d’Italia, con una prestazione superlativa.
    Gli ultimi due anni, se possibile, sono stati ancora più difficili e straordinari per il livello della competizione nazionale. Quando è arrivato il momento per Gabriel, insieme al suo coach Angelo Radmilovic della C.G.A. Stabia Castellammare, di doversi presentare da favorito, il campione non ha battuto ciglia.
    Prima a Modena, poi a Pavia quest’anno, ha rispettato le aspettative, conquistando la medaglia d’oro sul podio finale, e confermandosi per la quarta volta campione italiano.
    Ma dietro le grandi vittorie è impossibile nascondere anche i tanti sacrifici e la forza mentale per sostenerli, in grado di adattarsi ad una disciplina sportiva così rigorosa, in cui esistono pochi momenti di pausa.

    Gabriel con Lorenzo Veltri, giudice di fama internazionale

    Lo sottolinea proprio il padre del giovane campione, quando racconta la routine quotidiana dell’atleta: “La vita dei ginnasti è molto dura: parliamo di bambini di 6 anni che crescono passando almeno 4/5 ore al giorno, dal lunedì al sabato in palestra. Gabriel si priva di molte cose normali per un ragazzino, dal tempo libero alla possibilità di passare molto tempo con altri ragazzi senza dover pensare all’allenamento del giorno successivo. Ha una grande forza mentale alla sua età: è il suo sogno e noi vogliamo aiutarlo in qualsiasi cosa”.
    Anche Gabriel ha voluto raccontare parte della sua vita quotidiana, un accesso privilegiato per chi non ha le conoscenze giuste per comprendere il sacrificio di uno sport così logorante e solitario come la ginnastica.
    L’atleta ha voluto ringraziare le persone che lo stanno accompagnando in questi traguardi, ricordando anche chi, come lui, affronta queste competizioni, sacrificando tutto: “Voglio dedicare le mie vittorie allo straordinario coach Angelo Radmilovic e alla mia famiglia. Penso anche a tutti i miei avversari, ragazzi come me, che sacrificano tutto per questo sport, per arrivare sempre al top della preparazione nei grandi eventi”.

    Gabriel con 
il coach Angelo Radmilovic

    Gabriel con il coach Angelo Radmilovic

    Gabriel ci ha tenuto anche a sottolineare come la ginnastica richiede una disciplina molto diversa dalle dinamiche di sport di squadra, come il calcio o la pallacanestro: “Bisogna sempre essere concentrati e lucidi, non mollare mai sulla resistenza del movimento perché ci possiamo far molto male.
    C’è bisogna di prendere confidenza con gli attrezzi, dagli anelli alla sbarra, fino a pedana, parallele e cavallo: dobbiamo ripetere centinaia di volte al giorno gli stessi esercizi per rendere automatico il movimento.
    Non c’è possibilità di essere poco lucidi o distratti: impariamo a gestire la pressione o i momenti di tensione sin da piccoli”.
    Vincenzo Nasto

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