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    Giovani Angresi all’estero, la storia di Davide: “la nostalgia e il coraggio di partire”.

    Continua il viaggio di ANGRI ’80 a colloquio con i giovani angresi che hanno scelto l’esperienza Europea dell’Erasmus. Dopo aver incontrato Stefania, Rosalba, Camilla, Vincenzo e Anna Maria , è il turno di Davide Lignola.
    Che facoltà frequenti e qual è il percorso che ti ha portato a scegliere l’esperienza dell’Erasmus?

    Davide: “Sono in Erasmus all’università di Mannheimn (Germania). Per sei mesi. Iscritto alla facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Salerno. Non c’è alcun percorso, alcun progetto specifico dietro.
    ho scelto l’erasmus perche desideravo provare semplicemente quest’erperienza e adesso sono qui.
    In realtà quando sono partito non ero nemmeno certo di cosa stessi facendo.
    Sul treno Napoli- Milano quella mattina non riuscivo ad immaginarmi lontano dalla mia italia.
    Per vari problemi di salute infatti pensavo di tornare appena pochi giorni dopo, e invece ora, oggi sono ancora qui.
    Sono partito da solo, con la mia valigia. Per una città inusuale, intendo, una meta poco conosciuta.
    Qui l’universita di Mannheimn accoglie tanttissimi studenti stranieri da tutto il mondo, internazionalizzandosi al livello mondial.
    Tutti o quasi, per l’inidirizzo economico, il master in economia.
    Son partito per me stesso.
    Volevo, desideravo come una fame vera vedere cosa accadesse oltre le mura della mia città, dei miei posti di sempre, della mia piazza, vedere oltre ,cosa accadesse nel mondo,come funzionasse il mondo altrove, nelle altre città, nelle altre strade, come fossero i giorni.
    Volevo misurarmi con qualcosa di grande e cosi ho scelto di partire per questo progetto studio.
    Sono qui e sono entuasiasta ogni giorno.
    Cerco di migliorare l’inglese e imparare il tedesco.
    Seguo le lezioni in inglese e imparo , mi lascio affascinare dalla genialità dell’insegnamento giuridico tedesco.

    Cosa credi che questa città apporterà al tuo bagaglio umano e di professionista?

    Davide: ” All’inizio l’impatto è stato difficile. Insomma, metti un italiano, fuori paese, senza la sua cucina e la sua macchinetta del caffe. Ma ora io e le mie conquiline (una violinista bulgare e una studentessa lituana, abbiamo una piantina di basilico, proprio qui sul balcone, l’abbiamo chiamata Jhonas. E credetemi quando vi dico che l’odore del basilico è l’odore dell’italia. Credo che questa esperienza mi farà tornare a casa come una persona completamente diversa, nuova. Ogni giorno quando esco so di dovermi misurare con le difficoltà linguistiche, le persone la cultura i posti cosi diversi. ma la cosa riesce solo ad affascinarmi. Ho paura ma anche entusiasmo. So di vivere un esperienza unica e cerco ogni giorno di trarne il massimo. Non è sempre facile è vero. ma nemmeno impossibile.
    Cosa importeresti ad Angri dalla città in cui stai vivendo, e cosa dalla città in cui stai vivendo ad Angri?

    Davide: “Vedete, la Germania è il paese che tutti gli italiani desiderano.
    Efficiente ed efficientismo. Funzionante e funzionale.
    Non porterei nulla di Angri come dell’Italia qui, nè il contrario.
    Anzi mi auguro che ognuna di queste diversità rimanga fedele alla propria identità.
    Entrambi questi paesi sono eccezionali nella loro individualità. Pregi e difetti che si vogliano raccontare.
    Siamo protagonisti di qualcosa di cosi singolare che non dovremmo auspicare di cambiare, ne di portare altrove.
    Insomma: la Germania ha la sua birra. Noi il vino.
    la Germania ama il suo efficientismo stile di vita.
    Noi il nostro saperci godere la vita.
    La Germania ha la sua organizzazione perfezionistica.
    Noi la nostra dimensione perfettibile.
    Nulla di tutto ciò andrebbe cambiato, migliorato si. Ma nulla di più.”
    Cosa ti colpisce di più di questa esperienza?

    Davide: “C’è una cosa che ho imparato nel mio primo mese qui.
    Tante persone, tante nazioni, tutti cosi diversi nell’origine, nel credo, nelle opinioni, nella storia.
    Eppure tutti, allo stesso tavola a ridere delle stesse cose, davanti alle stesse birre.
    Cosi diversi nell’aspetto e nelle educazioni e così uguali nelle paure come nel coraggio.
    nella forza e nelle nostre debolezza.
    Una diversità che non smentisce mai il suo essere un Unicum. Raccontare di se stessi e ritrovarsi esattamente in altre storie, di altre parti del mondo. Tutto ciò ha qualcosa di incredibile.”

    Da giovane uomo e cittadino, cosa ti auguri per i giovani angresi?
    Davide: “Non mi aspetto nè chiedo nulla agli Angresi. Invito tutti a scegliere di misurarsi con qualcosa, anche più grande di noi. E provare, combattere per farcela. Per andare oltre le proprie carenze linguistiche, oltre le proprie debolezze.  Le mancanze. Vedere i propri limiti ed accettarli. Scoprire dove invece possiamo essere grandi. Capire l’importanza nel conoscere la lingua inglese.  Come ogni cosa cosa oggi trovi il suo assetto funzionale in una dimensione internazionale. Accorgersi che ormai non ci sono più in confini di una volta, non c’è geografia ma una nuova dimensione transnazionale. Nel mondo del lavoro come nelle crescita personale. E dunque sfidare e sfidarsi a compiere quante più esperienze internazionali possiamo raccogliere, Partire con le proprie carenze per migliorare, e con le proprie debolezze per crescere. Fare ogni cosa in nostro potere per diventare chi siamo. Non avere paura di una sconfitta. Come dice mio padre: “Provaci, dai il massimo. Se fallisci almeno saprai di avercela messa tutta”.”

    Antonella Grimaldi

     

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