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    Partita alla grande con le esibizioni di Lino D’Angiò e Peppe Lanzetta, la IV rassegna teatrale, organizzata dalla compagnia Anziteatro del Centro Iniziative Culturali, con la collaborazione della Congrega di S. Caterina, vedrà allestiti nel mese di febbraio ben tre altri spettacoli. Di seguito una nota critica del direttore artistico Vincenzo Ruggiero Perrino.

    Dopo il successo inaugurale dello spettacolo “Piazza D’Angiò” del famoso comico napoletano Lino D’Angiò,
    svoltosi il 10 gennaio scorso, la rassegna teatrale “Angri a teatro”, il 25 gennaio ha visto in scena l’artista attore-scrittore Peppe Lanzetta, già protagonista lo scorso anno della rassegna con lo spettacolo “L’urlo”.
    Quest’anno, l’attore partenopeo ha presentato in anteprima la sua più recente creazione teatrale. Il titolo della pièce è “Con le mani in tasca” e segna il ritorno di Peppe Lanzetta al monologo, in una forma spartana ed essenziale. Come lui stesso ci ha dichiarato, con questo monologo intende «riattraversare la vita on the road dell’attore e dell’uomo Lanzetta con piglio ironico, agrodolce e a tratti esilarante».

    La IV edizione della rassegna “Angri a teatro”, nel mese di febbraio prosegue con altri tre spettacoli, che sicuramente sono di grande interesse e fascino scenico.
    Il 1° febbraio sarà in scena il gruppo Scuola teatro “Gregorio Rocco” di Sant’Anastasia, che rappresenta il dramma di T. S. Eliot, “Assassinio nella cattedrale”, con il quale si vuole proporre, come scrive Lucia Stefanelli Cervelli, «una sacralità nuova, che si rivela non soltanto per l’argomento già di per sé interno ai valori del mondo spirituale, ma anche e soprattutto nella profondità della parola poetica». Infatti, Eliot scrisse questo suo dramma in versi, attraverso i quali disegnò la forza dei singoli personaggi. L’intera storia rende drammaticamente evidente la contrapposizione dei due poteri, quello temporale e quello spirituale, attraverso la figura di Thomas Becket. Tuttavia, «l’opera trova – è ancora la Cervelli a scrivere – proprio nella dimensione collettiva l’amplificazione di senso che la rende incisiva e sempre presente ai tempi di ogni sua rappresentazione». Sono proprio queste le motivazioni per cui il regista, Carmine Giordano, ha voluto riproporla con gli allievi della sua scuola e la partecipazione di attori che ne interpretano i ruoli più impegnativi.
    Il 15 febbraio tocca ad un altro graditissimo ritorno: il Progetto Danza di Angri, che propone due coreografie di Rosa De Angelis, rispettivamente intitolate “I have my freedom” e “American cabaret”. Come lo scorso anno, lo spettacolo è diviso in due parti. Il primo tempo si esplica con una serie di coreografie, che raccontano della necessità continua dell’uomo di ricercare la libertà. In questa parte dello spettacolo, si esibiranno le allieve dei corsi superiori della scuola di danza. La seconda parte, “American cabaret” è un viaggio dal passato al presente in cui i protagonisti, come in un sogno, passano dal cabaret degli anni Quaranta a quello dei giorni nostri. Il musical è ambientato in America, ed è arricchito dalle musiche tratte dal musical originale “Cabaret” e dal recente film “Bourlesque”, e vedrà in scena anche allievi in erba in una coreografia molto spiritosa e divertente.
    Insomma, come lo scorso anno, il cartellone cerca di proporre spettacoli di diversa matrice, proprio per assicurare agli spettatori la possibilità di vedere rappresentazioni diverse, ma tutte di grande qualità estetica. Perciò, non resta che invitare tutti a venire a teatro e a godersi lo spettacolo…
    Vincenzo Ruggiero Perrino

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