LA MARCIA DELLA PACE

LA MARCIA DELLA PACE
Chi era in centro sabato pomeriggio, 30 gennaio, ha trovato un piccolo disagio nella circolazione e ha sentito canti e grida di bambini e ragazzi. Quello che ha incontrato è stata la Marcia della Pace.

I bambini e i ragazzi della forania di Angri, compresi gli Araldini di Madonna dei bagni e i ragazzi di S.Antonio in Orta Loreto si sono incontrati presso la chiesa della Madonna dell’Annunziata per partecipare a questa marcia, che l’Azione Cattolica da molti anni promuove a gennaio. Tutti si sono riuniti prima per un momento di preghiera in chiesa, guidati da Don Antonio Mancuso e poi hanno camminato per le via di Angri manifestando alla città il loro desiderio di pace. Il percorso partito da Piazza Annunziata è proseguito per via Cervinia, via Fleming, passando per il centro e ritornando al punto di partenza dove si sono riuniti per dare forma ad una grande casa vivente, tra canti, palloncini e bandiere arcobaleno. Lina D’Ambrosio Presidente parrocchiale della ‘Azione Cattolica di Regina Pacis ci ha raccontato di questa iniziativa: “La Marcia della Pace è un’iniziativa proposta da molti anni dall’Azione Cattolica Nazionale e noi accogliamo da sempre questo invito. Il mese scelto è gennaio in cui si celebra la giornata della pace e i ragazzi che marciano per il paese non fanno una semplice sfilata, ma con i loro educatori fanno un percorso nelle settimane precedenti per comprendere quale valore abbia la pace, specialmente al giorno d’oggi in cui i media espongono grandemente queste problematiche. I ragazzi e i bambini, ovviamente a misura della loro età , riflettono, ragionano, condividono i loro pensiero sulla pace e sulla non pace, partono dalle loro piccole esperienze quotidiane fino a quelle più grandi di noi, il tutto poi si concretizza con la marcia dove loro si esprimono in prima persona, sempre con tanto entusiasmo. A tale proposito quest’anno l’ Azione Cattolica ha usato il motto “La pace è di casa”, perché ha deciso di aiutare la zona di Agrigento che si trova a vivere l’accoglienza ai migranti in fuga spesso da luoghi difficili o addirittura di guerra. È importante per noi sensibilizzare fin da bambini i cittadini di questo mondo, per capire che la pace, così come l’atteggiamento di non pace, dipende da ognuno di noi”.
Concetta Mainardi