Ognuno di noi sa per esperienza che è più facile “scassare” che aggiustare.
Ci vuole più tempo a disfare un letto che a farlo, più tempo e fatica a stirare un vestito che a stropicciarlo, non ne parliamo se è di lino.
Quella che sembra una cosa talmente ovvia che nemmeno ci si pensa, è in realtà una crudele legge di natura. La più importante e crudele di tutte. Che riguarda sia il mondo inanimato sia gli esseri viventi, compresi noi umani.
L’entropia, per chi non si intende di fisica è quel principio che fa sì che ogni volta che si fa un lavoro, una quantità di energia più o meno grande viene “dissipata”, cioè sprecata, sotto forma di calore.
Spieghiamoci con un esempio.
Quando salgo le scale i miei muscoli producono una quantità di energia che serve a “spingere” il corpo contro la gravità. Il lavoro che fanno i muscoli (e il cuore, e i polmoni) per portarmi al piano superiore in gran parte serve a vincere la gravità. Ma una parte si spreca come calore. E non c’è niente da fare. Proprio niente per azzerare questo spreco.
Chi vuole rendersene conto “sperimentalmente” può salire a piedi all’ottavo piano verso mezzogiorno a Ferragosto.
Questo calore sprecato non può essere recuperato.
L’energia che utilizzano i muscoli deriva da ciò che mangiamo, ciò che mangiamo deriva o direttamente (frutta e verdure) o indirettamente (pesce e carne) dal “lavoro” del sole. Il sole dà alle piante l’energia per unire ordinatamente le molecole di acqua e anidride carbonica a formare gli zuccheri e le altre sostanze organiche.
Questa energia viene liberata ed utilizzata dai muscoli per funzionare, perché i muscoli producono l’energia scomponendo di nuovo gli zuccheri in acqua e anidride carbonica.
Infine concludendo, nel riportare le molecole ordinate di zuccheri al disordine di acqua e anidride carbonica si spreca sempre un poco di energia come calore, sia a Ferragosto …che a Natale.
Il principio fisico che è alla base dell’entropia perciò è che l’ordine costa più fatica del disordine.
Per questo un giorno il sole si spegnerà e la terra smetterà di girargli attorno. Però di questo non me ne importa nulla, perché io non ci sarò (e penso nemmeno voi, visto che parliamo di miliardi di anni).
Interessa invece sapere subito-subito che si possono ripulire i polmoni dal fumo (se si smette) e le arterie dall’arteriosclerosi se si comincia a mangiare sano (ricordate l’articolo sulla dieta mediterranea ?) e si usano i farmaci prescritti dal medico per abbassare il colesterolo quando servono.
Ma mai, ripeto mai tutto tornerà proprio come prima.
Quando scarichiamo abusivamente nel Sarno, gettiamo rifiuti fuori orario o dove non è consentito, quando non rispettiamo la raccolta differenziata… possiamo ripulire sì, ma ci costa soldi (le tasse !) e mai e più tutto tornerà come prima (maledetta entropia !).
E l’ambiente sporco è proprio come le arterie o i polmoni sporchi: fa male sia alle tasche e sia alla salute.
Per spiegare queste cose ed allenarci a ragionare in termini di “prevenire e meglio che curare”, il 26 27 e 28 settembre il circolo locale di Legambiente organizza l’evento “Puliamo il mondo”.
Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo.
Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie al lavoro di oltre 1000 gruppi di “volontari dell’ambiente”, che organizzano l’iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, aziende, comitati e amministrazioni locali.
Questo evento sarà avviato per la prima volta anche nel Comune di Angri, e vedrà svolgersi un convegno sul tema della gestione dei rifiuti, una serata musicale, dei laboratori didattici nelle scuole e la pulizia, non solo simbolica, di alcune zone di Angri da parte di volontari.
La giusta conclusione di questo articolo è il rovesciamento del titolo: NON sporcare è meno faticoso che ripulire. E siccome la legge dell’entropia riguarda tutto, vale per l’aria, per il fiume, per le arterie, per i polmoni e per la città.
Sposato con Marilena, papà di tre figli. Medico legale e dirigente della Unità di Medicina Legale del Distretto Sanitario. Consulente Tecnico del Tribunale. Nel tempo libero (troppo poco) segue e promuove con passione la finanza etica, il commercio Equo e solidale e pratica agricoltura e giardinaggio.