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    I boschi demaniali

    A seguito dell’emanazione del Decreto del 2 agosto 1806, con cui viene abolita la feudalità, l’Università di Angri chiede alla Suprema Commissione Feudale la reintegra dell’intera montagna che sovrasta l’abitato.

    Fin dal ‘600 i boschi in parola furono in proprietà delle famiglie Del Balzo e Scondito e successivamente furono acquistati in larga misura dai Doria.

    Il 30 maggio del 1810 si giunge ad una sentenza con cui si dispone che … Si reintegri l’Università della montagna posseduta dal Principe di Angri e … , salvi a’ medesimi gli acquisti fatti presso la stessa con pubblici strumenti, e salve le ragioni contro coloro che per diritto competono. Resti pertanto debitrice l’Università dell’intero prezzo di duc. 10000 a’ medesimi … pe’ quali ne corrisponda l’annualità alla ragione del 5 per 100, dedottane la decima pel peso fondiario.

    Nella esecuzione della sopradetta sentenza avemo conosciuto, che gli acquisti fatti dal signor Principe di Angri a fianco della montagna sieno nove corpi di selve nel lato settentrionale ascendenti a moggia 185 e passi 15 … Fatta questa separazione, si sono reintegrati al Comune moggia 530 verso la contrada denominata lo Chianiello, valutati per duc. 45050 da’ periti Luigi Falciani, Angelo Antonio Botta e Giuseppe Giordano. Essendo questa montagna erta, boscosa, ed incapace di coltura di cereali, abbiamo deciso che resti indivisa, e si conservi ad uso di bosco fino alle nuove disposizioni del governo per l’economia delle foreste. Il sindaco pro tempore apra una fida su detta montagna per gli animali dei cittadini a vantaggio del Comune.

    L’agente demaniale resta incaricato della esecuzione della decisione presente.

    Il sindaco inoltre faccia tra due mesi levare da un perito agrimensore la pianta di tutti i terreni comunali colla distinzione del colto, dell’incolto, del boscoso, e colla designazione de’ diversi generi di coltura secondo l’art. 39 delle Reali istruzioni del 10 marzo corrente anno …

    All’indirizzo internet http://www.panaceart.it/joomla/index.php/sussidi/85-spigolature-angresi/337-bollettino-delle-ordinanze-dei-commissari-ripartitori-del-demanio è possibile prendere visione dell’intero carteggio che sanzionò la vicenda, estratto dal Bollettino delle Ordinanze de’ Commissari Ripartitori de’ Demani ex Feudali e Comunali nelle Province dei RR.DD. al di qua del faro, edito a Napoli nel 1839, che risulta particolarmente interessante non solo per la cronaca dei fatti, ma anche per gli spunti di studio onomastici e toponomastici che offre. Inoltre, per approfondimenti sull’abrogazione della feudalità è possibile consultare la trascrizione completa del decreto all’indirizzo internet  http://www.panaceart.it/joomla/index.php/sussidi/72-normativa/333-decreto-2-agosto-1806-abrogazione-delle-feudalita

    Giancarlo FORINO

    Associazione PanacèA

     

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