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    “Giovani, angresi e futuri medici”: la storia di Lorenzo e Iside

    Dopo aver sostenuto gli ultimi test d’ingresso, ben due giovanissimi angresi, Lorenzo Postiglione e Iside Vignapiano, sono stati selezionati per poter frequentare l’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Roma. Durissimo è stato il percorso che li ha portati al più ambito degli obiettivi. Li abbiamo incontrati ed ecco cosa ci hanno raccontato.

    Qual è stato il percorso umano e scolastico che vi ha portato a scegliere la Cattolica?

    Lorenzo: “Tutto è cominciato al terzo anno di liceo quando, per motivi vari, ho capito di voler diventare un medico. Ho iniziato a studiare subito, consultando siti internet, leggendo bandi e segnando miriadi di croci su domande a risposta multipla. Arrivò il quinto anno, quello in cui, tra esame di maturità e test per l’accesso all’Università, si sarebbe deciso il mio futuro. Sarà stata l’emotività, forse l’inesperienza, ma non sono riuscito ad entrare al primo colpo. Sembrava quasi che il mio mondo fosse finito quel 22 aprile 2014, giorno in cui capii che il mio nome non compariva nella lista degli ammessi alla facoltà dei miei sogni. Tra dubbi e preoccupazioni, sono arrivato alla decisione di continuare a provare, mantenendo viva in me la speranza che un giorno ci sarei riuscito. Cercando una facoltà che mi permettesse di convalidare esami uguali a quelli di Medicina, ho scelto di frequentare Scienze Biologiche, cominciando a studiare per i test che si sarebbero fatti nel settembre 2015. Un giorno, girando su dei gruppi Facebook per i quiz, lessi dell’apertura delle iscrizioni ai test per la Facoltà di Medicina della Cattolica. Ancora ricordo il discorso con mia madre, che mi convinse a tentare: “ Mamma, siamo in 7000 per 270 posti, ma che provo a fare?”, dicevo io. “Tu fallo, tanto non ti costa niente: hai sempre i test a settembre!”, rispondeva lei. Così mi sono trovato a Roma insieme ad una comitiva di nostri concittadini e nel panico più totale ho cominciato a risolvere i quesiti del test, pensando che, sì, era impossibile, ma rappresentava pur sempre un’occasione. Uscii dalla sede della prova e, come niente fosse, passarono due settimane e scoprii di essermi classificato centonovantesimo: ce l’avevo fatta!
    Vorrei che questa storia che ho brevemente raccontato non rappresenti solo una semplice narrazione, ma che fosse un incoraggiamento a chi vorrà diventare medico: non smettete mai di inseguire i vostri sogni, combattete fino a che non riuscirete a realizzarli. Colgo l’occasione per ringraziare mia madre, la mia famiglia, Alessandra e Annarita, gli amici con cui ho condiviso il viaggio a Londra, quelli dell’università, i miei futuri colleghi e tutte le persone che mi hanno sostenuto sin dall’inizio.

    Iside: “Conoscere i meccanismi che governano il nostro corpo e la voglia di aiutare le persone nell’ambito medico  e sociale sono  le principali ragioni che mi hanno spinta a voler intraprendere il corso di studi in “Medicina e Chirurgia”. Da qui la scelta di prepararmi con tutta me stessa per i test d’ingresso per frequentare una delle poche università italiane che mi avrebbe consentito, alla fine del mio corso di studi, di raggiungere gli obiettivi da me preposti: l’università Cattolica del Sacro Cuore. Tanta era la voglia di entrare che ho acquistato due manuali teorici e ben quattro eserciziari oltre a numerosi test presi da internet. La cattolica offre davvero tanto e poter farne parte sarebbe stato un sogno per me”.

     -Ti senti di riflettere i principi morali che l’università che hai scelto impone? 

    Lorenzo: “A me piace ritenermi ” cristiano ” più che ” cattolico “, perché condivido pienamente il messaggio di bontà e carità trasmesso dalla morale cristiana e perché ammiro la figura storica di Cristo.”

    Iside:” La scelta è ricaduta inoltre sull’Università Cattolica del Sacro Cuore  perché sin da piccola,  forse anche per qualche insegnamento appreso dalle suore battistine, ho sempre condiviso e rispettato i principi morali, tra cui integrità, moralità e rispetto, che sono perlopiù alla base del codice etico e morale di questo ateneo.”

    -Perché hai scelto medicina, e perché proprio l’università cattolica del sacro cuore?

    Lorenzo: “ Ho scelto la facoltà di Medicina e Chirurgia per esaudire il desiderio di voler aiutare le persone, utilizzando tutti gli strumenti fornitimi dalla scienza e da anni di studio in un’università all’avanguardia come l’Università Cattolica del Sacro Cuore dove, con le tecnologie più avanzate e un’ottima organizzazione , riuscirò a coronare il mio sogno.”

    Iside: “Ho scelto questo ateneo perchè, ammettendo solo pochi studenti italiani e stranieri, offre agli iscritti sia un’ottima preparazione sia la possibilità di essere seguiti nello studio e nella formazione in modo costante dai docenti: infatti oltre a garantire una eccellente conoscenza teorica è possibile avvicinarsi all’inizio, e migliorarsi poi, all’esercizio delle pratiche mediche grazie alla collaborazione tra l’università e l’ospedale Gemelli, situati tra l’altro a pochi metri di distanza. D’altra parte vivere in una città come Roma suscita in me grande fascino e vivere in una realtà così distante da quella della mia  Angri sarebbe stata per me l’occasione di mettermi alla prova, nonostante la lontananza si sarebbe fatta di certo sentire. Ma si può ben capire la gioia e la soddisfazione che ho provato non appena sono stati pubblicati gli esiti del test,quando avevo compreso che il tempo investito, le speranze e le forze spese nella preparazione a questa selezione erano state appieno ricompensate.”


    -Quali sono, ad oggi, i tuoi progetti futuri?

    Lorenzo: “Per ora so che dovrò impegnarmi tantissimo nello studio, prendendomi il tempo che serve per i progetti futuri: non ho idea di quale sarà la mia specializzazione, né ne preferisco una alle altre. Inoltre, cercherò ( e penso lo faranno anche i miei colleghi “terroni“ ) di portare alto il nome del Sud Italia, valorizzando una terra devastata dalla malasanità, dalla criminalità e dalla corruzione.”

    Iside: “Per quanto concerne i miei progetti futuri non nascondo di voler ampliare i miei orizzonti nell’ambito medico , migliorare la mia formazione andando all’estero per imparare dai migliori nel settore tecniche all’avanguardia e intraprendere ricerche principalmente nel campo chirurgico.”

     -Da giovane angrese e futuro medico, cosa ti auguri per la tua città e per la problematica che unisce tutti i paesi attraversati dal Sarno?

    Lorenzo: “Anche se “emigrerò” a Roma, avrò sempre a cuore la mia terra natia e – di conseguenza – tutti i problemi che la assillano. Da futuro medico penso che la cosa migliore che si potrebbe fare è informare la popolazione dei rischi a cui è esposta ogni giorno, sensibilizzandola così a comportamenti ecosostenibili. Da giovane angrese, invece, cerco di dare tutto il contributo aderendo ad associazioni di volontariato che operano sull’Agro Nocerino-Sarnese, facendo il più possibile per contribuire ad aiutare gli altri.”

    Iside: “il mio cuore resterà sempre legato alla mia terra d’origine, pertanto da angrese consapevole delle problematiche di ambiente e salute che affliggono la nostra area, non posso non augurarmi che la situazione migliorerà in un futuro prossimo; se così non fosse sarò sempre pronta ad intervenire come futuro medico o cittadino per salvaguardare la nostra terra.”

    Antonella Grimaldi

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