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    Emilio Vanacore: premio Castellano alla carriera

    Lo scorso 28 ottobre, presso la prestigiosa Villa Calvanese in Castel San Giorgio, si è tenuta la 3^ edizione del Premio Giornalistico “Mimmo Castellano“. L’evento, organizzato dall’Associazione Giornalisti Campania Valle del Sarno, patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Provincia di Salerno e presentato da Brigitte Esposito, ha onorato per il terzo anno consecutivo la memoria dell’indimenticabile Mimmo Castellano, già vicepresidente dell‘Ordine dei Giornalisti della Campania e segretario generale aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, nonché protagonista esemplare nel campo dell’informazione e leader dei giornalisti pubblicisti.

    Alla presenza di numerosi operatori dell’informazione e di un attento pubblico, a ritirare il riconoscimento sono intervenuti nomi di rilievo del giornalismo regionale e nazionale. Tra questi Lucia Annunziata, conduttrice di In ½ h su Rai 3, direttore di L’Huffington Post, già presidente della RAI e direttore del Tg3; Angelo Scelzo, vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede; Lucia Serino, direttore de Il quotidiano della Basilicata; Giuseppe Acconcia, collaboratore di Al Ahram, The Independent e Il Manifesto. Inoltre diversi i premi particolari e speciali a giornalisti-scrittori- redattori dell’Agro Nocerino Sarnese: Annamaria Bove, Nunzia Gargano, Patrizia Sereno, Rodolfo Davoli, Vincenzo Lauro, premiati del giusto riconoscimento al loro impegno professionale.

    A ricevere l’importante Premio alla Carriera anche il nostro concittadino, il giornalista prof. Emilio Vanacore per il suo impegno nel territorio, per la puntualità nell’informare, per l’amore verso il giornalismo e per la simpatia che ha riscosso e che riscuote sia nell’opinione pubblica, sia tra i colleghi. Straordinaria la sua cultura calcistica che non si è mai esaurita dietro i risultati di una cronaca, ma ha sempre dato ottimi spunti di riflessione a tutti gli appassionati. Emilio Vanacore ha cominciato ad esplorare il mondo della carta stampata fin dall’età di 16 anni, e la sua passione lo ha guidato fino a collaborazioni con Il Corriere dello Sport in qualità di corrispondente da Angri. In seguito, a Napoli presso la sede de il quotidiano Roma, di cui divenne eccellente collaboratore, conobbe Mimmo Castellano e ne divenne amico. Da giornalista pubblicista ha collaborato con diverse testate, in particolare con La Gazzetta dello Sport, il Roma e Il Tempo quando era direttore Gianni Letta. Nel 1980, Gianni Festa, responsabile della redazione di Salerno, lo chiamò a collaborare con Il Mattino a cui ha prestato la sua opera giornalistica per 25 anni. La sua passione, le sue emozioni e un consiglio ai giovani in questa simpatica intervista.

    Com’è nata questa sua passione per il giornalismo sportivo?

    Perché ho fatto l’arbitro di calcio. Ai nostri tempi non c’erano i diversivi di oggi.

    Ha collaborato con diverse testate e per 25 anni a Il Mattino. Che ha significato per lei?

    Un modo per essere presente e partecipare.

    Quali sono state le emozioni nel ricevere il prestigioso Premio “Mimmo Castellano” alla Carriera?

    Un’intima soddisfazione per il tempo profuso e speso quasi gratuitamente.

    Nel corso della sua carriera ha visto l’evoluzione e l’involuzione del mondo del pallone, ed in particolare dell’US. Angri 1927, come mai una piazza calorosa come quella di Angri non è mai arrivata ai campionati professionistici? Ha qualche aneddoto da raccontare?

    Per quattro volte facemmo le finali che non riuscimmo mai a vincere. Andammo in serie D nel 1927 perché ripescati dall’assemblea della F.I.G.C. e grazie all’aiuto del presidente dell’Inter Angelo Moratti e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Onorevole Evangelisti.

    Quali sono i consigli che può dare a chi si vuole affacciare alla professione di giornalista?

    Di essere lontano dal potere.

    Come è cambiato il mestiere del giornalista sportivo in questi anni?

    E’ diventato più difficile. Prima ci si serviva della busta fuori sacco, oggi con tante diavolerie informatiche bisogna stare bene attenti.

    Qual è l’importanza della carta stampata, durante questo periodo di digitalizzazione dell’informazione?

    E’ sempre più preminente la carta stampata.

    Qual è l’articolo da lei scritto che le è rimasto nel cuore e perché?

    Angri – Vigor Lamezia, perché l’Angri riuscì a vincere contro una signora squadra.

    Un auspicio per il mondo del calcio?

    Di ritornare alle origini e di giocare con la testa e la mente.

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