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    Consiglio comunale del 26 luglio 2017. Duro scontro sulla modifica del Piano triennale delle opere pubbliche.

    Chi era presente ieri sera nella Casa del Cittadino ha sicuramente percepito la tensione nell’aula dove i consiglieri si sono riuniti per deliberare. Oggetto: l’inserimento nell’Elenco annuale opere pubbliche anno 2017 della proposta di “Progettazione, realizzazione e gestione dell’impianto di pubblica illuminazione”. Tensione poi sfociata in un dibattito dai toni duri e accesi, con frasi – provenienti dai banchi dell’opposizione ed indirizzate in particolare al Sindaco – ai limiti dell’offesa.

    Nel corso della discussione, il Sindaco ha preso la parola per sottolineare la necessità di procedere (nell’interesse pubblico) ad un efficientamento dell’impianto di illuminazione cittadino, che, stante l’impossibilità del Comune di ricorrere a propri fondi, dovrà essere realizzato giocoforza attraverso il partnerariato con i privati. La proposta prevede infatti l’indizione di una gara ad evidenza pubblica che affidi al privato vincitore la gestione per un certo numero di anni (23 anni per la precisione) dell’impianto di illuminazione cittadino. L’impresa privata affidataria, in cambio di un canone, dovrà ammodernare gli impianti, aggiungendo agli attuali un altro centinaio di punti di illuminazione, ed in aggiunta provvederà a predisporre un sistema di telesoccorso, oltre all’installazione di 30 telecamere di videosorveglianza e 3 impianti fotovoltaici sugli edifici comunali. Il canone annuale che andrà al privato sarà di 750.000 euro circa, importo che corrisponde grossomodo alla cifra già spesa dal Comune per il pagamento annuale della “bolletta della luce”. Cifra che coprirà anche, ovviamente, il pagamento delle bollette stesse e che sarà a carico dell’impresa aggiudicataria. In sostanza, il Comune senza aggiungere costi ed oneri al cittadino, nel giro di un paio d’anni, godrà in aggiunta di un impianto di illuminazione moderno e maggiormente efficiente, adeguato alle nuove normative di legge.
    L’intervento ha subito scatenato la dura ed accesa reazione dell’opposizione. In particolare del Consigliere Alberto Milo, per il quale l’intervento di ammodernamento degli impianti di illuminazione avrebbe dovuto seguire un’altra direzione. Ecco la soluzione indicata nella proposta del Consigliere di opposizione: il Comune dovrebbe innanzitutto rivolgersi ad un diverso operatore del mercato per ottenere tariffe più basse (rispetto a quelle fatte da una ditta privata alla quale potrebbe essere affidato il servizio) per la fornitura di energia elettrica. E con il conseguente risparmio di cassa (accumulato nel giro di qualche anno), provvedere da sé all’ammodernamento degli impianti. Mentre Giancarlo Palmiro D’Ambrosio ha sostanziamente proposto di non privatizzare il servizio ma di gestirlo in proprio creando una azienda comunale ad hoc.
    Evidente, dunque, la differenza di vedute tra la maggioranza che ritiene indispensabile e non procastinabile l’intervento, rispetto alla minoranza che, invece, ritiene e propone di rimandare di qualche anno gli interventi per provvedervi poi, con un risparmio complessivo per le casse comunali.
    Alla fine la proposta sull’intervento di ammodernamento degli impianti di illuminazione è stata approvata dalla sola maggioranza, con il voto contrario dell’intera opposizione.
    Salvatore Erich Atorino

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