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    Diario del direttore artistico-25

    Venticinquesimo appuntamento con la rubrica che vuole raccontare, in maniera assolutamente non seriosa, gli eventi della rassegna, i personaggi che ne fanno parte, come artisti e organizzatori, i fatti particolari, visti dal direttore artistico della TERZA edizione della Rassegna “Angri a teatro”.

     

    30/04/2014

    Il prossimo nome in cartellone è la compagnia angrese “Il Ponte”, che proporrà una commedia dal titolo La Venere misteriosa. Domenica scorsa questo spettacolo ha debuttato al Teatro Totò di Napoli, dove ha riscosso un ottimo successo di pubblico.

    Tramite il presidente dell’associazione, l’amico Vincenzo De Vivo, mi sono messo in contatto prima con il regista Giovanni D’Andretta e poi con la vicepresidentessa, nonché referente Giovanna Marrazzo. La chiamo, mi presento, le dico che volevo fare quattro chiacchiere su questa Venere per poterla presentare ai lettori del mio diario, e, tra una battuta e l’altra, scopro che sto parlando con la mamma di Eleonora Benincasa!

    “Il Ponte” nasce nel 1992 come gruppo di solidarietà, con l’intento di occuparsi di cause sociali, tipo incontri di fratellanza, cene di solidarietà, convegni, spettacoli e rappresentazioni teatrali. In breve tempo l’associazione diventa il punto di riferimento ad Angri di associazioni nazionali, per la sensibilizzazione e la raccolta fondi, come l’AIL ( Associazione per la ricerca dei Linfomi e dei Mielomi) e l’AIRC ( Associazione Nazionale per la ricerca sul cancro).

    Giovanna mi dice: «Per tutte le attività del nostro gruppo mirate alla raccolta fondi, vige sempre la regola della solidarietà. Quindi il ricavato viene usato per sostenere cause sociali».

    L’interesse per il teatro è andato aumentando con l’ingresso di nuovi elementi nell’associazione e soprattutto con la frequentazione di laboratori e corsi teatrali, in particolare quello diretto da Lucio Allocca e Sergio Di Paola. In venti e più anni di attività “Il Ponte” ha rappresentato molte commedie nei teatri delle province di Napoli e Salerno. Si tratta di opere per lo più attinte dal repertorio napoletano classico e non. Insomma, un curriculum molto lungo. Qui ricordo, per esempio: Non ti pago, Li nepute de lu sinneco, Madame quattre solde, È asciuto pazz ‘o parrucchiano, Nu Bambiniello e tre san Giuseppe.

    La compagnia non si è cimentata soltanto con il teatro, ma alcuni componenti hanno preso parte a due cortometraggi diretti da Fabio Massa dal titolo L’Amore quello vero e Vicolo cieco. E, prossimamente, sarà nelle sale, un lungometraggio, diretto da Lucio Ciotola, dal titolo Vacanz’ieri oggi e domani.

    Tornando alla Venere misteriosa, che, come ho detto, è andata in scena al Teatro Totò di Napoli, nell’ambito del Festival del Teatro amatoriale, Giovanna mi spiega che si tratta di una commedia che si svolge nella misera casa di un pittore in rovina, Clemente De Vincenzo, che non riesce a realizzare nulla dal proprio lavoro. Sua moglie Margherita si industria con mille espedienti per garantire alla famiglia (loro due, un figlio disoccupato, due figlie che studiano e il nonno pensionato) un piatto caldo. La vicenda prende un’inaspettata piega quando due strani figuri si offrono di comprare uno dei quadri di Clemente per una somma spropositata…

    Giovanna conclude, dicendomi: «Ovviamente, la commedia, come per le altre proposte da “Il Ponte”, è divertente e piena di colpi di scena inaspettati ed esilaranti».

    Perciò, domenica prossima ci sarà da vederne delle belle e da divertirsi molto. Quindi, cari amici del teatro di S. Caterina, non mancate a questo appuntamento!

    Vincenzo Ruggiero Perrino

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