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    Diario del direttore artistico-21

    Ventunesimo appuntamento con la rubrica che vuole raccontare, in maniera assolutamente non seriosa, gli eventi della rassegna, i personaggi che ne fanno parte, come artisti e organizzatori, i fatti particolari, visti dal direttore artistico della TERZA edizione della Rassegna “Angri a teatro”.

    07/04/2014

    Ieri sera, al Teatro S. Caterina, Nunzio Milo ha calcato il palcoscenico per il suo concerto-spettacolo Le classiche napoletane e non solo. Accompagnato alle tastiere dal maestro Mario Alfano, ha dato vita ad un’esibizione veramente intensa e di grande fascino. E soprattutto di grande coinvolgimento per gli spettatori.

    Innanzitutto, bisogna riconoscere che Nunzio è un performer di gran classe. La sua capacità di coinvolgere il pubblico è proprio frutto di anni di studio e gavetta. Tra l’esecuzione di un brano e l’altra, raccontando aneddoti di vita vissuta, o anche solo dando brevi informazioni sul pezzo che avrebbe cantato di lì a poco, è riuscito a instaurare un’intima relazione con gli spettatori.

    Inoltre, è stato bravo, con l’ausilio dell’altrettanto talentuoso Alfano, a proporre in una veste assolutamente nuova e intrigante i classici della canzone napoletana. La professionalità di Nunzio si è rivelata pienamente evidente soprattutto per come ha organizzato il suo concerto-spettacolo. Infatti, ha riservato più di una sorpresa al pubblico. Per esempio, all’inizio, per I’ te vurria vasà, ha condiviso il palcoscenico con la violinista Antonella Ferraioli. La quale, subito è stata protagonista assoluta della scena, esibendosi in un assolo al suo violino elettrico.

    Ma Le classiche napoletane e non solo ha riservato pure altre sorprese. Infatti, ad un certo punto dello spettacolo, Nunzio ha declamato alcune poesie del nostro amico Enzo Giordano. Questa circostanza mi ha fatto tornare in mente una cosa che il cantante mi aveva confidato durante una nostra chiacchierata in villa comunale. Infatti, c’eravamo incontrati tutti e tre, io, Nunzio e Enzo, il quale però andò via un po’ prima di tornare tutti a casa per pranzare. Allora, Nunzio mi disse che conosceva Enzo da quand’era piccolo e che uno dei motivi per cui aveva intrapreso la carriera nel mondo dello spettacolo, era proprio da individuarsi nella sua frequentazione degli spettacoli che Enzo Giordano organizzava una trentina di anni fa.

    Lo spettacolo sembrava essere terminato con una splendida interpretazione della celebre Caruso di Lucio Dalla. Ma, sorpresa finale, Nunzio è ritornato sul palco e ha invitato gli spettatori ad alzarsi e ad accompagnarlo in una movimentatissima ‘A città ‘e Pullecenella. Insomma: devo ammettere che inserire nel cartellone Nunzio Milo è stata proprio un’ottima scelta!

    Vincenzo Ruggiero Perrino

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