Cambiamenti in vista nei nuovi Piani di Zona: nasce l’Azienda consortile per la gestione dei Servizi alla persona.
Cambiano gli assetti organizzativi dei nuovi Piani di Zona nati a seguito dello spacchettamento dell’Ambito S1 che raggruppava dodici comuni dell’agro nocerino – sarnese. I nuovi tre ambiti territoriali, coincidenti con i distretti sanitari sono: S01- 1 che comprende i Comuni di Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio, S01 – 2 che comprende i Comuni di Scafati, Angri, Corbara e Sant’Egidio e ambito S01- 3 che comprende i Comuni di Pagani, Sarno, San Marzano e San Valentino, rispettivamente con Comuni capofila Nocera Inferiore, Scafati e Pagani.
Se ne parlerà nel prossimo convegno organizzato dall’Ambito S01-3 che si terrà a Pagani il 27 ottobre, presente l’assessore regionale alle Politiche sociali Lucia Fortini e il Presidente della Provincia Giuseppe Canfora.
Proprio l’assessore Fortini, in una lettera inviata ai Sindaci della Campania, ha rinnovato l’invito ad adottare nuove forme associative e di gestione più evolute e più strutturate di quelle attuali o attraverso la costituzione di Unioni di Comuni o attraverso la costituzione di società consortili per i servizi alla persona, al fine di stabilizzare servizi e operatori e garantire in tal modo più efficacia e qualità alla rete territoriale di servizi alla persona.
Per incentivare questi nuovi e più avanzati percorsi di innovazione sono all’esame degli uffici regionali forme di premialità da erogare agli Ambiti territoriali più virtuosi già nella prossima annualità di Piano. L’ Assessorato regionale sta istituendo, altresì, uno specifico ufficio di consulenza a sostegno degli Ambiti territoriali che si accingono a lasciare la forma associativa della Convenzione ex articolo 30 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali) per sperimentare nuove, più avanzate e strutturate forme associative e di gestione, auspicando che il processo di innovazione abbia inizio già dalla prossima programmazione triennale di Piano.
Ma qual è la nuova forma associativa che dovrà gestire il Fondo Unico di Ambito dei piani di zona e che cosa cambia in sostanza? Ci risponde Porfidio Monda, ideatore e veterano dei Piani di Zona, dirigente dei Servizi alla Persona del Comune di Sarno e docente in Gestione dei Servizi Sociali all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. “Ci stiamo attrezzando per sostituire la vecchia Convenzione con l’Azienda Consortile alla quale affidare i servizi alla persona allo scopo di dotarci di un soggetto con veste giuridica che consenta autonomia imprenditoriale, organizzativa e di bilancio. L’esigenza di assicurare efficienza operativa e qualità dei servizi erogati richiede soprattutto la continuità dei servizi e degli operatori. Cioè certezze di bilancio e rapporti di lavoro stabili. Condizioni queste molto difficili da realizzare con la sola Convenzione ex articolo 30 del TUEL ( Testo Unico degli Enti Locali), priva di veste giuridica autonoma, autonomia organizzativa e di bilancio. L’azienda consortile rappresenta una forma di gestione dei servizi alla persona degli enti associati che può consentire una migliore efficienza, economicità ed efficacia mentre la forma associativa della Convenzione non ha consentito di superare i molteplici problemi di precarietà organizzativa e di bilancio, con riflessi fortemente negativi sulla qualità e la continuità dei servizi erogati e degli operatori”.
Ma cambierà effettivamente qualcosa nelle politiche sociali o si tratterà solo di un cambiamento formale? “Tutto dipende in effetti dalle persone che gestiranno il cambiamento, risponde Porfidio Monda, non è mai il contenitore in sé che determina la qualità e l’onestà del contenuto, ma dotarsi di uno strumento giuridico valido può certamente rappresentare un prerequisito per garantire una maggiore efficacia degli interventi.
Nicla Iacovino