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    POVERI ANGRESI:  TRADITI  E… MAZZIATI!              

    Grazie al clima di paura del periodo COVID, alla efficace e costante comunicazione praticata su Facebook, all’appoggio dei “poteri forti” e all’insipienza politica degli altri candidati a Sindaco, Cosimo Ferraioli nel settembre 2020 riuscì a capovolgere i pronostici, nonostante il giudizio nettamente negativo degli Angresi sui suoi oltre cinque anni di governo e sul suo modo di comportarsi nei rapporti pubblici e privati.

    Purtroppo, anche la seconda parte del matrimonio non è stata positiva, anzi i difetti sono peggiorati e le scelte (come le non scelte) compiute dal Sindaco Ferraioli e dalla sua Amministrazione hanno tradito notevolmente la fiducia accordatagli dagli Angresi che speravano in una positiva seconda vita insieme. Invece, il Sindaco è diventato sempre più un fantasma, gli Assessori (tranne qualche eccezione) sempre più inattivi e la maggior parte dei Consiglieri  sconosciuti ai più.

    Il sequestro del cantiere di Corso Italia (e le sue conseguenze sulla vita quotidiana e sull’economia di Angri) è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ha scoperchiato la pentola, ha interrotto definitivamente il feeling tra Sindaco e cittadini, per cui anche gli innamorati più fedeli o più interessati hanno dovuto ammettere che bisognava dire basta e non girarsi più dall’altra parte; anche perché il flop sul dimensionamento scolastico (deciso con una delibera così ricca di errori da meritare di essere portata, come modello da non imitare, alla Scuola dei Segretari comunali) e la valanga di accertamenti errati sull’IMU notificati ai contribuenti avevano già creato, nei mesi immediatamente precedenti, le premesse per una separazione non consensuale.   

    Purtroppo, però, nell’occasione, sono venuti, ancora una volta, fuori i limiti dell’opposizione consiliare, dei partiti angresi (un fantasma il Partito democratico, contraddittorio Fratelli d’Italia, troppo debole il Movimento 5 stelle), della pseudo classe dirigente e della società civile angrese. Al punto da dare a Cosimo Ferraioli, ancora una volta, la possibilità di far finta di niente e di poter restare impunemente alla guida della “Nostra Famiglia”, composta da oltre 35 mila persone.

    Per quanto riguarda ANGRI ‘80 possiamo assicurare i nostri lettori che continueremo a fare la nostra parte, sperando di non essere più lasciati soli e di non dover più invocare l’aiuto del nostro protettore S. Giovanni Battista (vedi editoriale, in prima pagina, sul numero di giugno 2023) una volta che verranno finalmente fuori tanti Angresi decisi a non essere più “Cornuti e Mazziati”.

    Di seguito tutto ciò che è stato pubblicato e denunciato da ANGRI ´80 e su ANGRI ´80 da fine 2020, a partire dall’«inaugurazione» del cantiere nell’area dell’ex Primo Circolo didattico         

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