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    La Confraternita della Madonna del Carmine negli inventari napoleonici

    Continuando nella lettura degli Inventari Napoleonici del 1811, conservati nell’Archivio di Stato di Salerno e iniziata con lo scorso numero del giornale, si legge dell’Inventario de quadri e statue esistenti nella confraternita di Santa Maria del Carmine di questo Comune di Angri formato da me sottoscritto rettore in esecuzione degli ordini del signor intendente della provincia di Principato Citeriore comunicatomi da codesto signor sindaco
    Nella cona di essa chiesa vi esiste un quadretto sopra la tela di figura rotonda, coll’effige di santa Maria del Carmine, antico ma non di mano maestra.
    Vi sono due altarini con due quadri sopra tele, uno dalla parte destra di essa cona coll’effige di s.Maria del Buon Consiglio, s.Gennaro e s.Antonio da Padova, l’altro rappresentante s.Lucia.
    Vi esistono dippiù altri otto quadri sopra tele esprimenti i quattro dottori della Chiesa e i quattro evangelisti.
    Nella sagrestia vi sono altri tre quadri sopra tela, il primo che rappresenta s.Gennaro, il secondo s.Lucia, il terzo s.Maria del Carmine.
    Nella suffitta vi è un quadro anche sopra tela esprimente la Concezione della Vergine Santissima.
    Vi sono anche due statue in legno, una è santa Maria del Carmine e l’altra è santa Lucia.
    Ed in fede Angri, lì 10 luglio 1811 Pasquale Corcione rettore, attesta come sopra.
    La chiesa odierna conserva solo dipinti su tela e non risulta che abbia mai avuto nel suo patrimonio pale d’altare; tuttavia, anche se le notizie riportate non rispecchiano perfettamente la situazione odierna e le opere descritte non vengono attribuite a mano maestra, almeno per la loro età sono senz’altro da annoverare fra le opere d’arte di rilievo del panorama angrese.
    Nell’elenco non è citato il bassorilievo marmoreo dell’altare, replicato in forma ridotta nelle acquasantiere trafugate negli anni Ottanta del secolo scorso.
    Come si ricorderà, la chiesa fu duramente colpita dal terremoto del novembre 1980 e sotto le macerie di parte della facciata che crollò, persero la vita diversi angresi.
    Giancarlo Forino
    Associazione PanacèA

    La chiesa del Carmine che fa da sfondo a via Giudici (foto d’epoca)

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