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    Un esposto anonimo del 1944

    Il 10 febbraio 1944 è la data ufficiale in cui Brindisi cessò di essere sede del Governo Italiano, dopo la firma dell’Armistizio con gli Alleati.
    Si legge negli atti ufficiali del primo Governo Badoglio che a decorrere dalle ore 0.00 del giorno 11 febbraio 1944, l’esercizio di tutti i poteri dello Stato, viene riassunto dal Governo Italiano nei seguenti territori sin qui sottoposti all’Amministrazione Militare Alleata … Le Nazioni Unite, aderendo alla richiesta del governo, hanno disposto che la maggior parte del nostro territorio sinora occupato dalle forze alleate ci sia restituito. Pertanto, tutti i territori della penisola, a Sud dei confini settentrionali delle province di Salerno, Potenza e Bari ritornano all’amministrazione italiana.
    Dietro invito del Podestà Arturo Cosenza, Angri aveva ricevuto solo quattro anni prima, nella medesima data, la visita di Badoglio per l’inaugurazione del monumento ai Caduti e in quel momento era ancora vivissimo il ricordo di quell’evento nella memoria popolare; quindi, probabilmente ritenendo reciproco questo sentimento, il 16 febbraio 1944 alcuni angresi inviarono una missiva a Badoglio invitandolo a reprimere il triste fenomeno del contrabbando di generi di prima necessità.
    Non è noto se a seguito della segnalazione furono presi provvedimenti specifici dalle Autorità, ma vennero effettuate delle indagini, che confermarono i fatti citati nella lettera e mirarono a identificarne gli estensori, e il seguente 26 aprile il Prefetto di Salerno riferiva al Ministero dell’Interno che … non è stato possibile identificare l’autore. Nella distribuzione dei generi tesserati in Angri non si sono riscontrati inconvenienti, ad eccezione di lamentele per la insufficienza delle razioni. Il pane viene distribuito giornalmente e qualche volta al razione è stata ridotta per indisponibilità di farina. Il mercato nero dei generi alimentari, purtroppo esiste anche ad Angri come in tutti gli altri comuni della provincia e, per quanto vigile e attiva sia l’opera delle squadre annonarie, non si riesce che a limitare appena il contrabbando.
    Erano quelli i mesi in cui la riacquisita libertà democratica spingeva in ogni direzione per far diventare al più presto solo un ricordo il Ventennio appena chiusosi; mentre nel sud della penisola si registravano scioperi e continui fermenti politici, nel nord aveva inizio la guerra di liberazione durante la quale si immolerà il nostro concittadino Renato Raiola.

    Giancarlo Forino
    Associazione PanacèA

    La prima pagina della lettera indirizza a Badoglio

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