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    Test a Medicina e Chirurgia, parlano i giovani studenti del Liceo La Mura

    Grande successo per i giovani angresi che hanno tentato i test d’ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia, lo scorso 8 aprile. Abbiamo incontrato due giovani studentesse del cittadino Liceo La Mura, Annarita Peddio, iscritta all’indirizzo classico, e Valentina Aiello, proveniente, invece, da una sezione con indirizzo scientifico. Le ragazze si sono contraddistinte anche durante gli esami di Maturità, riportando la votazione di 100/centesimi con Lode, così facendo, hanno portato grande lustro ai neo-diplomati classe 1995/1996.

    Come siete state supportate dal vostro Liceo nello studio per affrontare i test?

    Peddio: “Il liceo mi ha permesso di avere le basi per quattro delle cinque materie oggetto di test (matematica, fisica, biologia e chimica): gran parte dei programmi affrontati durante il triennio combaciavano con quelli ministeriali per i test. È stato difficile prepararsi contemporaneamente per la maturità e e per i test, ma c’è stata disponibilità da parte del corpo docenti ad affrontare gli argomenti di studio propedeutici ai test con maggiore attenzione.”
    Aiello: il liceo è stato per me un momento di crescita, non soltanto culturale, ma anche personale. Ci sono stati professori che ci hanno aiutato, per ciò che concerneva la preparazione ai test, nei limiti del possibile, mettendo talvolta a disposizione le ore libere. La scuola non ha fornito aiuti “ufficiali”, a chi ha tentato l’«assurdità» dei test nel bel mezzo dell’anno scolastico, ma l’umanità di alcuni docenti ha fatto di meglio: abbiamo potuto contare su una generale comprensione e, talvolta, su aiuti concreti e totalmente spontanei.

    Cosa ha lasciato in voi l’esperienza liceale?

    Peddio: “Credo che il liceo abbia rappresentato il periodo migliore della mia vita, dal punto di vista della crescita personale e anche da quello affettivo. Mi ha permesso di capire a fondo chi sono, ma soprattutto chi voglio essere. Devo al liceo la scelta della professione a cui voglio dedicare il mio futuro: probabilmente, se i miei studi avessero seguito un corso diverso, avrei poco in comune con la persona che sono oggi.”

    Aiello: “Il liceo mi ha aiutato a capire che studiare è bello, perché è passione, e forma le menti per affrontare la società con la consapevolezza di sapersi difendere.

    Dopo aver sudato 5 anni e aver raggiunto questi ottimi risultati, cosa vi aspettate per il futuro?

    Peddio: “Per il futuro prossimo mi aspetto di seguire i corsi della facoltà di Medicina e Chirurgia nell’Università in cui sono iscritta, la Federico II di Napoli. Continuerò gli studi con impegno e dedizione. Il mio obiettivo è quello di diventare un ottimo medico”

    Aiello: ”Per il futuro mi aspetto grandi miglioramenti, soprattutto per noi giovani che ci affacciamo al mondo del lavoro senza alcun punto di riferimento, inseguendo sogni infantili, che, spesso, non si realizzano.”

    Da futuri medici e buoni cittadini, cosa fareste per migliorare la vostra città? Cosa fareste per Angri?

    Peddio:” Penso che per migliorare il mio paese occorra partire dai più giovani, risvegliando concretamente in loro l’impegno a migliorare con le loro professioni future il proprio luogo d’origine, piuttosto che aspirare a ‘fuggire’ altrove. In particolare mi piacerebbe una maggiore interazione fra comune e scuole. Con l’impegno degli studenti è stata dimostrata già in passato la possibilità di organizzare eventi volti a valorizzare aspetti culturali importanti del nostro territorio, e penso sia importante insegnare agli studenti quali siano le loro radici, qual è la storia del loro paese, magari grazie ad una collaborazione tra comune e scuola volta a dar vita ad una specifica giornata informativa, in modo tale che a queste radici i giovani restino attaccati, nella speranza di essere domani professionisti al servizio del loro paese”.

    Aiello: “Per Angri io proporrei la formazione di circoli culturali, in cui le menti valide del nostro paese possano confrontarsi e, magari, migliorarsi. Circoli, però, che siano appoggiati dall’Amministrazione comunale e che non ricadano esclusivamente sulle spalle dei giovani, che, con tanta buona volontà, stanno cercando di costruire qualcosa fondando associazioni e circoli. Il Comune dovrebbe dare maggiori possibilità agli studenti angresi di eccellere e, soprattutto, aiutarli a seguire le proprie inclinazioni. Corsi pubblici per i test, ad esempio, che siano di medicina o altro, sarebbero utili, perché non tutti hanno la possibilità di poter seguire corsi privati. Lo studio è un diritto, già questi test a numero chiuso ne hanno limitato la libertà. C’è perciò la necessità di combattere, ma da soli, non sempre ci si riesce”

    Tanti altri giovani Angresi hanno abbattuto il muro dei test d’ingresso, non solo per ciò che riguarda medicina. A chi, invece, ha tentato senza successo, vanno i migliori auguri dalla redazione di ANGRI ’80, perché facciano risplendere la nostra città e non abbandonino il loro sogno. Vanno oltremodo sottolineati i successi di questa classe di neo-diplomati: una piccola “rivincita”, dopo le polemiche e la distribuzione di un volantino per le strade della nostra città dopo gli esami 2012/2013, che accusava il Liceo La Mura e i suoi docenti di scarsa professionalità. Diverse, infatti, sono state le eccellenze, che hanno riportato la votazione di 100/centesimi, e ancor più alto il numero di chi si è diplomato con una votazione da 80 a 98/centesimi.

    Antonella Grimaldi

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