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    Storia di ordinario abbandono: la vicenda di un giovane angrese

    Nel pomeriggio di venerdì 8 gennaio, un giovane Angrese, Simone Pepe, si è reso protagonista di una sfortunata vicenda, fortunatamente a lieto fine.
    “Ero a casa, in via Orta Longa, quando mi sono accorto di un cane che vagava, visibilmente disorientato. All’inizio, non ci ho dato tanto peso, purtroppo sono frequenti gli abbandoni di cani in questa zona, ma quando mi sono reso conto dello stato particolarmente fragile in cui riversava, ho cercato di aiutarlo. Sono state ore impegnative, non riuscivamo a trovare chi potesse prendersene cura, ma sapevamo di avere poco tempo, per lo stato di salute del cucciolo. Alla fine, è stato accolto dalle braccia dei volontari del Canile di Nocera Inferiore, che sono stati incredibili e soprattutto ci hanno confermato che non avrebbe resistito molto.
    La sua, fortunatamente, è una storia che si è conclusa nel miglior dei modi. Ha trovato chi potesse prendersi cura di lui, ma io vorrei lanciare una denuncia, per lo stato in cui lo avevano ridotto. Era sporco, denutrito e malato. L’ho trovato mentre girava su se stesso, nel fango, visibilmente spaventato. Ma quello che mi preoccupa di più, è che fosse provvisto di collare. All’inizio ho pensato fosse un buon segno, che si potesse, così, arrivare al proprietario. Solo dopo aver raggiunto il canile di Nocera, ci siamo resi conto che quello che pensavamo fosse un collare solo un po’ rozzo, era in realtà la cintura di un pantalone, malamente adattata.
    Adesso il cucciolo è in salvo, ma mi auguro che non si verifichino altri episodi del genere. Avere un cane è un impegno, se non siete in grado di rispettarlo, vi prego, di evitare di prenderne con voi.

    Antonella Grimaldi

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