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    Rientrano in Collegiata i Libri Campione

    A poco meno di quattro mesi dall’inizio del restauro dei Libri Campione BARBA e DE VIA, i preziosi documenti hanno fatto rientro in Collegiata.
    Su tali libri i Canonici Pannone e Pastore hanno fondato gran parte dei loro studi e rappresentano, quindi, importantissime fonti storiche per Angri e per l’intero Agro. Tuttavia, in diversi passi non sono di facile consultazione e in taluni casi sarà quasi certamente necessario ricorrere alle competenze di un paleografo per decifrare, regestare e trascriverne i contenuti.
    Indubbiamente, lo studio di questi documenti potrà far chiara luce sulle dinamiche sociali rinascimentali e moderne angresi, visto che abbracciano un periodo che va dall’ultimo quarto del Quattrocento fino all’inizio del Settecento.
    Ma tornando al lavoro di restauro appena conclusosi ritengo opportuno illustrare per sommi capi quanto è stato fatto presso il Laboratorio COVER (COnserVazionE Restauro) di Roma, specializzato in restauri di beni librari e archivistici.
    A premessa del vero e proprio intervento è stata effettuata una specifica ricognizione sui due libri che ha evidenziato i seguenti danni: imbibizione d’acqua e in parte da attacco fungineo, che ha generato estese gore con l’indebolimento e lo sfaldamento di numerose carte; presenza di muffe pulvirentule; vistosi camminamenti prodotti da tarli; inchiostri dilavati che, per effetto dell’acidità, avevano innescato delle trasmigrazioni; cuciture lente, spezzate o assenti; coperte secche e disidratate, sporche e lacunose in prossimità degli snodi e delle cuffie.
    Il lungo e laborioso lavoro di restauro sulle singole pagine si è sviluppato attraverso le seguenti fasi: cartolazione, fascicolazione, pulizia a secco, analisi delle mediazioni grafiche, lavaggio previo test sulla solubilità degli inchiostri (le carte furono scritte in epoche diverse e con inchiostri di varia natura e composizione chimica), deacidificazione, asciugatura, spianamento, ricollatura, sutura degli strappi ove presenti, mending, restauro meccanico con integrazione di polpa di cellulosa, rammendo alla piega, velatura nelle zone di effettiva necessità con velo giapponese, rifilatura, ricomposizione dell’ordine delle carte, pareggiamento al piede delle carte per conferire stabilità alla struttura del volume, inserimento dei fogli di guardia, cucitura effettuata secondo i criteri originali su tre nervi singoli in spago refe di lino e infine, legatura con il recupero delle coperte originarie in pergamena, opportunamente distese e restaurate dalle lacune con altra pergamena compatibile con l’originale, e di tutti gli elementi costituenti la legatura antica.
    In ultimo, sono stati realizzati con l’utilizzo di specifici cartoni conservativi e repellenti all’umidità, due contenitori a misura per la conservazione dei due volumi.
    A breve sarà aperta un specifica pagina sul sito web dell’Associazione PanacèA con tutti i documenti e i supporti multimediali relativi al lavoro svolto e sarà quanto prima organizzato un incontro per presentare al pubblico i volumi restaurati.
    Terminato il restauro e restituito al patrimonio collettivo angrese questi importantissimi tasselli di Storia locale potrà avere inizio la fase di studio che si auspica produca ottimi frutti.

    Giancarlo FORINO
    Associazione PanacèA

    Un bifolio del Campione Barba prima del restauro meccanico

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