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    Le dipendenze della Collegiata agli inizi dell’800

    Continuando la lettura degli Inventari Napoleonici del 1811, si riportano le notizie delle opere d’arte presenti a quell’epoca nelle chiese angresi dipendenti dalla Collegiata di San Giovanni Battista e si legge
    Inventario de quadri esistenti nella laicale chiesa di Santa Maria de’ Bagni …Nella cona di detta chiesa vi esiste un quadro sopra tela rappresentante Santa Maria del Bagno, S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista. Nella crociera vi sono altri quattro altarini con altrettanti quadri sopra tela, uno coll’effige di S. Gennaro, l’altro con quella di S. Lorenza, il terzo coll’effige di S. Francesco di Paola e l’ultimo con quella di S. Pascale, pitture moderne ed ordinarie. Finalmente nella suffitta vi è un quadro grande sopra tela esprimente l’Ascensione del Signore, pittra di Ferlotti. Ed in fede del vero. Angri, lì 10 luglio 1811. Don Donato Falcone, sagrestano maggiore della chiesa di S. Maria delli Bagni
    Il Ferlotti (o secondo alcuni il Lersotti) è il medesimo autore delle tre grandi tele presenti nel cassettonato della Collegiata, che raffigurano i momenti salienti della vita del Battista.
    Non si fa cenno ai grandi dipinti presenti lateralmente all’altare maggiore originario perché probabilmente postumi del rilievo del 1811.
    Don Carmine de Vito, padrone della gentilizia cappella sotto l’invocazione di S.Stefano protomartire della comune di Angri … si fa in dovere rapportare al signor sindaco di detta comune come egli in qualità di padrone tiene un piccola cappella sotto l’intercessione di detto santo nella quale non esiste altro se non un semplice picciolo quadro in tela alquanto roso e rappezzato che esprime la Vergine santissima delle Grazie, S.Stefano protomartire e S.Lorenzo. E questo è quanto devo eseguire.
    Angri, li 9 luglio 1811. Don Carmine de Vito
    Notamento di ciò che esiste nella cappella di S.Maria di Costantinopoli nel comune di Angri …
    Nell’altare maggiore evvi un quadro in tela esprimente S.Maria di Costantinopoli. Nella crociera vi sono due altari, in uno di esso vi è una statua di legno rappresentante S.Eligio e nell’altra vi è un quadro in tela esprimente S.Biagio, pitture antiche e ordinarie. Nella stessa cappella vi è la statua di S.Maria Santissima di Costantinopoli incisa in legno e vestita di vesti di raso color rosa, come ancora un organetto.
    Francesco Jovane, amministratore.
    Inventario che si fa da me sottoscritto Gennaro Pisacane, compatrone della cappella sotto il titolo di S.Maria di Montevergine … in detta cappella esiste un quadro sopra tela rappresentante l’immagine della Madonna sotto il titolo di S.Maria di Montevergine, l’autore fu Alfonso Fagone di Angri della scuola di Solimena.
    Gennaro Pisacane, patrono.
    Non si fa cenno alla presenza dei 7 Dormienti che, verosimilmente, sono entrati a far parte del patrimonio della cappella dopo il rilievo del 1811; questa ipotesi conferma indirettamente l’età delle sculture, restaurate di recente a cura del comitato spontaneo delle vie di Mezzo.
    Notamento di ciò che esiste nella cappella o sia congregazione di S.Margherita … in detta congregazione vi è un solo altare e in esso vi sono situate numero tre statue di legno intagliato e indorato, la prima esprime Maria Santissima e le altre due S.Giovanni Battista e S.Margherita, queste vengono contornate dal intagli di legno indorato.
    Francesco Jovane, amministratore.

    Giancarlo Forino
    Associazione PanacèA

    L’interno della chiesa di Costantinopoli nella metà degli anni Ottanta del secolo scoro

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