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    I VACCINI FANNO MALE? FIGURIAMOCI LE ARANCE !

    Inizialmente si cominciano a contrarre i muscoli della mandibola. In maniera dolorosissima. Poi gli altri muscoli del corpo: il collo si torce, la schiena si inarca e fa male atrocemente. All’improvviso, per stimoli banali (una luce che si accende, un rumore improvviso) scattano convulsioni improvvise e violente…tanto forti che si possono fratturare alcune ossa. Si alza la febbre, poi spesso si paralizzano i muscoli della respirazione e si muore per asfissia. Intanto si resta coscienti fino alla morte. Questo in sintesi, è quello che accade a chi prende il tetano. Bastano solo 130 milionesimi di grammo della tossina tetanica per uccidere un uomo.
    La poliomielite invece è una malattia infettiva provocata da un virus che attacca inizialmente l’intestino, con dei banali mal di pancia. Purtroppo non sempre finisce così: in alcuni casi il virus passa nel sangue, raggiunge il sistema nervoso e distrugge le cellule del midollo spinale, provocando paralisi, spesso di un arto inferiore. Nei bambini colpiti un arto non cresce più bene, restano zoppi per tutta la vita. Questi ultimi sono i casi “fortunati”, perché in altri si paralizzano i muscoli respiratori e muoiono.
    La difterite è una malattia batterica grave (mortale, nonostante la terapia, nel 5-10% dei casi) trasmessa principalmente per via aerea. Essa è dovuta all’azione di una tossina che danneggia cuore, reni, fegato e nervi causando danni anche permanenti.
    Meno male però che esistono i vaccini. Quelli contro le malattie descritte prima e contro altre ancora: hanno fatto scomparire completamente alcune malattie (per esempio il vaiolo non esiste più in tutto il mondo, la poliomielite nel nostro continente e nel nord-America), e hanno ridotto enormemente la frequenza di altre.
    Ma cosa sono i vaccini? Semplicemente dei farmaci, che con vari meccanismi stimolano l’organismo a produrre anticorpi o “cellule killer” contro virus, batteri o i loro veleni.
    Usiamo la parola farmaco, perché come spiegato altre volte, un farmaco è sempre una sostanza pericolosa, e che può dare danni. Ma noi la usiamo solo quando il rischio che ci fa correre o il danno che provoca è infinitamente minore rispetto alla malattia che vogliamo prevenire o curare. Mettiamocelo in testa, vale anche per i vaccini, a dispetto di tante baggianate che si scrivono su internet.
    Per esempio il vaccino antinfluenzale provoca spesso piccoli fastidi (quasi nel 10 percento dei casi) quali mal di testa, dolori muscolari o senso di stanchezza. Che durano uno – due giorni e passano. Molto, molto raramente (meno di un caso su 10.000) causa reazioni allergiche, anche gravi…ma se si prende l’influenza o si è fortunati e si sta sei – sette giorni a letto con febbre alta, dolori muscolari e astenia e poi si guarisce, oppure si può morire (ogni anno muoiono per complicazioni dell’influenza migliaia di persone in Italia, specie persone anziane).
    Cosa conviene allora? Certamente vaccinarsi. Altrimenti dovremmo smettere anche di mangiare, visto che ogni tanto capita che qualcuno muore soffocato. Ad esempio da uno spicchio di arancio. Sicuramente annoveriamo nelle statistiche ufficiali più morti da spicchi di traverso che da vaccino per influenza.
    Se ci vogliamo bene e vogliamo bene ai nostri figli dobbiamo perciò praticare le vaccinazioni consigliate. Secondo lo schema riportato, che è quello Ufficiale del Ministero della Salute.
    E se capita qualche problema? In ogni caso l’ASL ci è vicina. E abbiamo in questi casi (rari) dei diritti e un dovere. Il dovere di segnalare al medico che ci ha vaccinato quelli che pensiamo essere degli effetti collaterali. Questo consentirà di fare dei controlli, avviando una specifica procedura, di cui si occupa il Dipartimento di Prevenzione. Basta rivolgersi nell’orario di Ufficio presso il Centro vaccinazioni.
    E si hanno anche dei diritti. Quelli che hanno riportato danni da vaccinazioni (ma anche contagio da trasfusioni) hanno diritto a un indennizzo secondo la Legge 210 del 1992. La pratica viene curata dalla Medicina legale. Per Angri negli ultimi tre anni che io ricordi abbiamo un caso ancora in accertamento di un piccolo danno a un muscolo di una gamba per una vaccinazione obbligatoria e nient’altro!
    Insomma niente paura, poco e niente internet, ma tante domande al medico, al farmacista e al Centro vaccinazioni.
    E adesso basta chiacchiere, vado a fare il richiamo dell’antitetanica. Nel tempo libero “zappo” e non vorrei beccarmi il tetano per qualche piccola stupida ferita contaminata dal terreno…

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