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    Giovani angresi all’estero, la storia di Rossella: “cittadina del mondo con Angri nel cuore”.

    Continua a crescere la rubrica di ANGRI’80, che incontra giovani e giovanissimi concittadini, che hanno deciso di intraprendere un’esperienza all’estero, in merito al progetto Erasmus, promosso dall’Unione Europea. Questa volta, abbiamo incontrato Rossella Sorrentino, che ha scelto come meta Atene, non lasciandosi scoraggiare dal clima minaccioso creatosi attorno alla situazione economica greca, negli ultimi mesi. Ecco cosa ha voluto raccontarci.

    -Che facoltà frequenti e qual è il percorso che ti ha portato a scegliere l’esperienza dell’Erasmus?
    Sono al terzo anno della facoltà di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Salerno. Fino a qualche mese fa non ero nemmeno a conoscenza del progetto Erasmus, o meglio ne avevo sentito parlare in linea generale ma non sapevo fino in fondo di cosa si trattasse. Feci la domanda per partecipare senza nemmeno informare i miei genitori perché pensavo “figurati se tra tanti studenti chiamano me” , ma invece dopo giusto un mese venni chiamata a colloquio e da quel momento sono stata catapultata nel “mondo Erasmus”. I motivi che mi hanno spinto a trascorrere questi sei mesi all’estero, sono essenzialmente legati all’approfondimento della lingua straniera. Imparare o migliorare il proprio livello linguistico attraverso un programma di studio all’estero significa vivere la cultura, apprendere una lingua straniera ed essere più competitivi nel mondo del lavoro.

     -Dove ti ha portato e in quale lasso di tempo?

    Io ho scelto di vivere la mia esperienza Erasmus, per sei mesi, in Grecia, nella fantastica città di Atene, presso l’Athens University of Economy and Business.

    -Perché hai scelto questa Atene e cosa credi che questa città apporterà al tuo bagaglio umano e di professionista?

    Quando feci il colloquio erano rimaste solo due destinazioni, Atene e Vigo, in Spagna. Alla fine optai per la città ellenica in quanto la tutor che mi era stata assegnata mi disse che l’università di Atene rientrava nelle 30 università più importanti al mondo, con docenti di fama internazionale e questo mi avrebbe consentito di avere un’ottima preparazione. Ormai sono due mesi che vivo in questa città e posso dire di aver fatto la scelta giusta. Quest’esperienza mi sta portando ad acquisire capacità di adattamento e di relazionarsi in modo indipendente, oltre che conseguire un notevole livello di maturità sia personale che di senso civico e rispetto per gli altri. La necessità di confrontarsi con una nuova lingua, una nuova cultura e nuovi valori sociali impone un grande sforzo personale ed ogni giorno c’è una nuova sfida da affrontare che ti porta ad avere un’aumentata comprensione di sè stessi e delle proprie sicurezze.

    -Cosa importeresti ad Angri dalla città in cui stai vivendo, e cosa di Atene ad Angri?

    Dal punto di vista culturale posso dire che le due città sono molto simili. Il detto popolare “una faccia, una razza” accomuna greci e italiani evidenziando le similarità tra i due popoli. La comprensione con i greci è immediata, empatica e gradevole. Molti miei amici che sono in Erasmus in altri paesi d’ Europa, rimpiangono la cucina italiana. In Grecia invece questo non succede, infatti basta pensare che la domenica nell’aria si sente l’odore del sugo fatto in casa come da noi! Ciò che sicuramente importerei ad Angri è l’organizzazione pubblica e l’efficienza nei trasporti che talvolta sono per la nostra città solo un’utopia.

     -Cosa ti manca di più della tua città?

    Quando ti trovi bene in una città, la mancanza del tuo paese d’origine viene meno. Senza dubbio posso dire che mi manca tantissimo la mia famiglia e la mia casa con tutte le comodità possibili ed immaginabili.

    -Da studentessa, come stai vivendo la crisi che sta attanagliando la Grecia?

    Come ho già detto prima, sono ormai due mesi che vivo ad Atene, e di tutta quella crisi fatta vedere per televisione non c’è nemmeno l’ombra. Le file ai Bancomat o i supermercati vuoti non ci sono mai stati e questo lo confermano gli stessi Greci. Spesso camminando per le strade di Atene ti ritrovi a leggere lo slogan “No money, no job…but happy”, questo fa capire che la Grecia, come del resto anche l’Italia, sta attraversando un brutto periodo dal punto di vista economico, ma ciò non toglie al popolo greco di essere felice e tirare avanti nonostante le difficoltà.

    -Da giovane donna e cittadina, cosa ti auguri per i giovani angresi?

    Auguro a tutti i ragazzi angresi di vivere un’esperienza all’estero come la mia. Buttarsi in qualcosa di nuovo fa sempre paura, ma penso che un’esperienza come l’Erasmus non la si debba far scappare, ovviamente se si ha l’opportunità di farla. Studiare all’estero è certamente una delle esperienze più significative e indimenticabili che si possano realizzare nella vita. Confrontarsi con un’altra cultura, imparare una lingua straniera e immergersi nella vita quotidiana di un Paese straniero rappresentano un’opportunità’ unica e irripetibile che ti permette di maturare, crescere e diventare indipendenti, ed imparare ad apprezzare le differenze diventando cittadino del mondo.

    Antonella Grimaldi

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