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    Diario del direttore artistico-32

    Trentaduesimo appuntamento con la rubrica che vuole raccontare, in maniera assolutamente non seriosa, gli eventi della rassegna, i personaggi che ne fanno parte, come artisti e organizzatori, i fatti particolari, visti dal direttore artistico della TERZA edizione della Rassegna “Angri a teatro”.

    03/06/2014

    A sentire Antonio, La medusa, andata in scena domenica scorsa, avrebbe meritato ben altra accoglienza da parte del pubblico. Chi c’era ha potuto vedere uno spettacolo intenso e suggestivo. Peccato però che gli spettatori non siano stati molti, forse distratti da altre faccende domenicali.

    Il tema de La medusa è quello degli emigranti che cercano di sbarcare sulle spiagge di Lampedusa. Il modo in cui Domenico Ingenito e Maria Sole Limodio lo trattano è un salutare pugno nello stomaco.

    Infatti, il testo (scritto da Maria Sole) mette bene in evidenza lo stridente contrasto tra la Lampedusa reale dei vacanzieri e Lampedusa che gli emigranti immaginano come loro porto di salvezza e di speranza. Porto al quale, gli emigranti di cui si narra in questo spettacolo non arriveranno mai. Anzi, confonderanno gli abissi del mare sul cui fondale sprofondano, con la terra bagnata della spiaggia dell’isola alla quale speravano di arrivare.

    Lo spettacolo – che comunque è stato presentato ancora in una veste di work in progress – è interessante non solo per la drammaturgia, ma anche per l’allestimento scenico, che si avvale non solo degli attori in palcoscenico, ma anche delle musiche (molto pop e vacanziere) suonate da un DJ anche lui in scena, di proiezioni video, e dell’uso di oggetti che in qualche modo riportano alla mente l’idea del mare, della spiaggia, delle vacanze (p.e.: gli occhiali da sole, i secchi con l’acqua, le barchette di carta…).

    L’applauso finale ha sottolineato che la prova di Domenico e Maria Sole è stata apprezzata dal pubblico. Perciò, spero che La medusa possa girare nei teatri e colpire gli spettatori con la stessa intensità con cui ha colpito gli angresi presenti in sala.

    Vincenzo Ruggiero Perrino

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